1408 - 2007 - Mikael Hafström

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Dark Kiba
CAT_IMG Posted on 20/5/2012, 18:18     +1   -1






TRAMA:

Le case infestate sono il pane quotidiano di Mike Enslin, scrittore di libri sul paranormale.
Il suo ultimo libro lo porterà ad avventurarsi fino al Dolphin Hotel, un bellissimo edificio, con una camera speciale, nella quale è proibito entrarci a causa delle numorose morti avvenute nel corso degli anni, la stanza 1408.

RECENSIONE:

Sicuramente, ed è così, starete pensando: " Ecco, adesso non farà altro che inneggiare la bravura dello scrittore, a parlare di quanto sia bello questo film, ecc., ecc.."
Sì! è vero, sto per farlo, ma perchè secondo voi?
Detto sinceramente, ormai è tanto che scrivo recensioni su film di ogni sorta e di ogni genere; la cosa bella di una recensione è che puoi effettivamente dire ciò che pensi e quali sono i tuoi giudizi.
Io, come qualunque altro individuo, non faccio altro che: decidere quale film voglio esporre, guardarlo, leggere altre recensioni per potermi fare un'idea su come impostare la mia, e poi iniziare a scrivere; tutto questo può sembrare, in apparenza, molto facile, ma non è così.
La scelta del film è molto importante, perchè chi legge ha il diritto di leggere una bella recensione su un bel film ed avere voglia di guardarselo in seguito. Se vi proponessi film brutti, oppure realizzati male, non li guardereste.
Guardare il film invece è la parte più divertente; mentre osservi ogni scena, ogni dettaglio e segui il filo della storia, devi fare attenzione a figurartelo bene nella mente, perchè, in seguito, dovrai saper esporlo ad altre persone, utilizzare una giusta terminologia e soprattutto, dovrai essere in gradi di appassionare il tuo lettore.
Questa settimana vi ho proposto questo film, perchè non è il solito film di paura, con i soliti squartamenti, sbudellamenti o con il sangue che cola da ogni parte. Questo film vuole farci spaventare, è vero, ma tramite delle situazioni "normali"( non che rimanere intrappolati in una stanza di hotel, posseduta da qualche demone e senza via di uscita, sia tanto normale :)).
Stiamo parlando di una stanza speciale, perchè al suo interno racchiude non solo la malvagità come non l'abbiamo mai vista, ma anche le nostre paure più nascoste e segrete.
Senza ombra di dubbio, il film può essere paragonato all'ormai indiscusso ed incontrastato " shining" ( altre meraviglia di Stephen King).
SI può dire che molti spunti siano stati presi proprio da quest ultimo: l'albergo/ stanza, posseduto/ a da spiriti maligni che ti porteranno al suicidio, l'esasperante ed onnipresente senso di soffocamento che ci accompagna fino alla fine, e molto altro.
Il film è principalmente basato sull effetto claustrofobico del racconto; rimanere intrappolati in quella stanza, senza alcuna via di scampo.
Detto tra noi, non per essere critico, il film poteva rendere un pò di più di quello che abbiamo visto. Ho apprezzato moltissimo gli effetti speciali, aiutati ulteriormente da un ottimo sonoro e da una buona scelta delle angolature e delle riprese, ma non riesco proprio a fare a meno di pensare che, seppur ben elaborato e con una fluidità di immagini e di testo/ discorsi e monologhi, avrebbe potuto dare molto di più.
L'aspetto claustrofobico viene accentuato molto tramite un sottile gioco di luci e di colori caldi e molto opachi, che trasmettono allo spettatore una sensazione (fondamentalmente iniziale) di relax e di adagiatezza; la stanza appare come efftivamente dovrebbe essere: una semplice stanza,di un semplice hotel.
Man mano che la trama si sviluppa e che la stanza comincia a "riscaldarsi" ulteriormente, cominciamo a metterci nei panni del protagonista, tale Mike Enslin( John Cussak), che comincia graduatamente a credere alle parole del direttore dell'hotel, tale Gerald Olin( Samuel L. Jackson), che lo aveva precedentemente avvertito dei rischi a cui andava incontro.
In questo film prevalgono anche le sensazioni ed i pensieri di razionalità e di irrazionalità del protagonista e, con il procedere della pellicola, ci accorgiamo che le sue emozioni prendono una direzione del tutto inversa a quella presa in origine.
" Sono prigioniero della camera 1408... se non arrivi entro 10 minuti, alllora lascia perdere, non avvicinarti a questa stanza maledetta" sono solo un paio delle frasi che mi hanno fatto riflettere.
Il grande scrittore, così sicuro delle sue convinzioni e così spavaldo all'idea di ritrovarsi di fronte all'ennesima stanza "stregata", è costretto a ricredersi davanti all'evidenza; non solo, cerca in ogni modo di scappare da una dimensione in cui niente corrisponde più alle solite leggi a cui siamo abituati a credere.
La stanza è viva, e vuole giocare con lui.
I colpi di scena sono veramente pochi, ma adeguati alle varie situazioni; la colonna sonora è stata scelta con molta cura e con molto buon senso( basta pensare a certi film rovinati da quest'ultima) e gli effetti speciali, utilizzati con criterio e con moderazione, conferiscono al film una fluidità ed una trama ( per la prima volta fedele al racconto originale), che ci permette di apprezzarne la qualità.

GIUDIZIO:

Mi è dispiaciuto molto vedere che, nonostante la gran cura dei dettagli, l'aspetto psicologico e claustrofibico, così ben evidenziati nel racconto, non siano stati curati altrettanto bene.
In poche parole potevano rendere di più.

VOTO:9=

TRAILER:





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